L’Istituto italiano di Tecnologia lancia Be Dimensional, la startup che produrrà grafene e altri cosiddetti “materiali intelligenti”. Alla guida una brillante under 30, Greta Radaelli, con il compito di coordinare una squadra di quattro ricercatori.

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GRETA RADAELLI

Laurea e dottorato al Politecnico di Milano, specializzazione in scienza dei materiali tra Barcellona e Parigi, Greta Radaelli è la brillante (e giovanissima) ricercatrice chiamata a condurre la prima startup nata in seno all’Istituto italiano di Tecnologia, il polo di ricerca di Genova istituito per promuovere lo sviluppo tecnologico del Paese.

IL PROGETTO

Be Dimensional – questo il nome del progetto – vuole portare sul mercato la tecnologia dei cristalli bidimensionali con l’obiettivo di migliorare la funzionalità di moltissimi oggetti e dispositivi di grande utilizzo: dallo smartphone al casco, dall’abbigliamento per climi estremi ai cavi elettrici.

Il capitale stanziato a tale scopo si aggira attorno ad 1,5 milioni di euro, finanziamenti privati che saranno investiti nell’organizzazione del primo sito produttivo con il concreto intento di raggiungere i 20 litri di inchiostro di grafene al giorno.

Si attendono solo le ultime autorizzazioni del Ministero dell’Università e della Ricerca e poi tutto sarà pronto per mettere in moto la squadra di lavoro, che potrebbe essere ulteriormente incrementata con l’assunzione di 5 nuovi ricercatori entro la fine dell’anno, scadenza, quest’ultima, fissata per la consegna dei primi prodotti per le aziende committenti.

COSA SONO E A COSA SERVONO I MATERIALI INTELLIGENTI?

Ne esistono di diversi tipi (nitruro di boro, disolfuro di molibdeno, fosforo nero, solfuro di gallio e via dicendo) ma il più noto è senz’altro l’inchiostro di grafene, un cristallo ad alta qualità e purezza che Be Dimensional punta ad impiegare, ad esempio, per la stampa di circuiti elettronici su supporti flessibili, ideale per la realizzazione di componenti per l’elettronica. Ovviamente, brevettandone la tecnologia.

Nel giro di due anni la startup prevede di pareggiare il bilancio e, in prospettiva, di garantire un buon rendimento agli investitori che già hanno deciso di scommettere e a quelli che lo faranno in futuro.

Secondo gli esperti, infatti, il settore dei materiali intelligenti è uno di quelli da tenere “sotto osservazione” perché ha grandi potenzialità e imprevedibili margini di crescita.

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