cassazione-sequestro-gioielli.moglie-illeciti-maritoDa oggi in poi anche i gioielli delle mogli possono essere sottoposti a sequestro, se vengono comprati grazie agli affari illeciti del marito. A stabilirlo è una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, che rappresenta una vera e propria novità, in quanto finora, i beni in oro delle consorti erano considerati intoccabili. Tale sentenza ha rigettato il ricorso di una donna a cui era stato effettuato un sequestro probatorio dei beni preziosi tenuti in una cassetta di sicurezza a lei intestata. La donna era indagata per riciclaggio per avere, secondo quanto sostenuto dall’accusa, acquistato beni con denaro proveniente dal profitto dei delitti di peculato commessi dal marito. Pertanto era stato disposto il sequestro dei gioielli per verificare a quando risalisse il loro acquisto, se fosse antecedente o successivo al reato di riciclaggio. La donna nel ricorso chiedeva il dissequestro dei documenti e la restituzione di alcuni dei beni sequestrati, ma la Corte di Cassazione non solo ha concluso per l’inammissibilità del ricorso, ma l’ha anche condannata al pagamento delle spese processuali.

I cassazionisti che vengono a Roma spot, per le loro udienze, possono contare su postazioni e meeting room in una sede di alta rappresentanza, i-Work in Rome, situata all’interno dello storico Palazzo Albertoni Spinola, in piazza Campitelli, a pochi passi da piazza Venezia e dai Fori Imperiali. Agli avvocati che operano in Cassazione è riservata una proposta ad hoc, che include, oltre ad una postazione, la domiciliazione legale, la digitalizzazione dell’archivio, e la segreteria.

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