avvocati-stipendio-fisso-praticantiLo sfruttamento indiscriminato di praticanti avvocati e collaboratori è sulla via della risoluzione. Tra le novità del 2016 ce ne è una che tutela la categoria, e che prevede un fisso garantito per legge. Il disegno di legge approdato alla Camera, impone ai titolari di studi professionali di pagare uno stipendio minimo per praticanti e collaboratori.

Il progetto, firmato dal presidente della commissione Affari Costituzionali, è stato redatto con la collaborazione dei sindacati giovanili delle tre principali categorie economico-giuridiche, ed interessa, pertanto anche commercialisti e notai. L’importo da erogare dovrà essere stabilito con decreto del ministero della giustizia, sentiti i consigli nazionali degli ordini di appartenenza. I praticanti vedranno maturare il loro diritto dopo 6 mesi di pratica, mentre i collaboratori nel caso in cui prestino stabilmente i loro servizi in uno studio.

Tale ddl si pone l’obiettivo di debellare il precariato, incentivando l’inserimento dei collaboratori negli studi dove svolgono la pratica o dove collaborano. Se tale manovra è un bene per i giovani, il malcontento mostrato dai professionisti è alto, a causa dei costi crescenti che dovranno sostenere gli studi professionali, già penalizzati dalla crisi, dalle difficoltà a recuperare crediti, e dal fisco.

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