reato-edificio-badante-morte-assistitoL’invasione di edificio scatta se il soggetto si immette in una situazione di fatto di cui prima non era titolare

Si tratta di un reato vero e proprio quando la badante, che occupa l’abitazione della persona assistita occupa l’immobile, sine titulo, dopo la sua morte. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha dato il nome di ‘invasione di edificio’ a tale caso.

La sentenza è seguita ad un ricorso avanzato da una donna alla quale era stata applicata una misura cautelare a causa dell’occupazione, senza titolo, di un alloggio popolare. L’indagata, in sostanza, sosteneva la mancanza dell’invasione dell’altrui ufficio, in quanto aveva assistito in loco il legittimo assegnatario dell’immobile, a cui è subentrata, nel possesso, una volta che lui è deceduto.

La Suprema Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, evidenziando il fatto che la badante, svolgeva per il conduttore un’attività lavorativa presso l’abitazione, ma il comportamento tenuto a seguito della morte del datore di lavoro, integra la condotta di invasione, in quanto si è comportata uti domina, come se fosse proprietaria dell’immobile, avendone pertanto acquisito, illegittimamente, il possesso.

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